CASAL DI PRINCIPE- E' NU JUORN BUONO
E’ NU JUORN BUON E’ l’una di notte del 9 giugno del 2014 e per la maggior parte dei casalesi è nu juorn buon. A Casal di Principe, infatti, si è appena concluso lo scrutinio per le elezioni amministrative dopo due anni di commissariamento per infiltrazione camorristica. Nel corso di vent’anni alla casa comunale del comune del casertano, famoso per essere la roccaforte del clan dei casalesi, si sono avvicendati più commissari di governo che amministrazioni politiche. Stavolta ha vinto Renato Natale, un medico che da anni si batte per i diritti dei più deboli e che fu già sindaco per una breve esperienza negli anni 90’, quando la camorra fece fuori l’amico prete Peppe Diana e quando lui stesso rischiò più volte la vita. Come scrive Saviano in Gomorra Renato è stato il primo sindaco a schierarsi apertamente contro la camorra ma fu defenestrato a causa del tradimento di alcuni consiglieri guidati dai clan. Nel frattempo Renato non ha mai abbandonato le proprie battaglie per la legalità e per i diritti dei più deboli. E’ fondatore dell’associazione Jarry Essan Masslo, che si occupa di dare assistenza medica per i migranti, membro di Libera, impegnato nel recupero dei beni confiscati alla camorra ed in tantissime altre attività. Questa vittoria è la vittoria della parte sana della città, in piena crisi della terra dei Fuochi e nelle settimane nelle quali i magistrati stanno raccogliendo le dichiarazioni del capo dei capi, Antonio Iovine detto “o ninno”. Ho seguito tutta la campagna elettorale di Renato e della sua squadra, fino alla notte di festa nella quale nella prima dichiarazione rilasciata dopo la vittoria, alla domanda di un giornalista che gli chiedeva di lanciare un messaggio alla parte non sana della città (leggi camorra), Renato risponde con un Vaffanculo. Si riparte da qui a Casal di Principe, sperando, come Renato e i suoi hanno più volte detto durante la campagna elettorale, che casalese ritorni a essere solo il nome di un popolo e non di un clan.