#IoNonPossoRestareaCasa clicca qui per il testo
Il progetto fotografico #iononpossorestareacasa nasce dall’idea di raccontare le storie di donne e uomini che al tempo dell’emergenza Covid-19, a casa vorrebbero, ma non possono restare, scatti per testimoniare quotidiane attività lavorative che, in altri momenti passano quasi inosservate al nostro sguardo per quanto appartengono alla vita di tutti i giorni, ma che oggi assumono valore immenso, perché è proprio grazie a queste professionalità che la vita può andare avanti nonostante l’emergenza. Persone comuni, spesso definiti eroi ma che eroi non sono e non si sentono affatto e che, indossati guanti e mascherina, si recano sul posto di lavoro svolgendo attività che erogano servizi di pubblica utilità e facendo in modo che a tutti vengano garantiti i cosiddetti servizi essenziali, volti a garantire il godimento dei diritti della persona, costituzionalmente tutelati. Diritto alla vita, alla salute, alla libertà, all'educazione, alla sicurezza, all'istruzione, alla libertà' di culto e al benessere psicofisico della persona". Ed ecco allora il salumiere, il benzinaio, la commessa, il farmacista, il prete, l’infermiere e il medico di ambulanza costretti a raddoppiare i propri turni di lavoro e ad isolarsi in casa al rientro, il dentista che non può esimersi dallo svolgere prestazioni urgenti e indifferibili e che rischia più di tutti di contrarre il virus, le educatrici delle case famiglie e tanti altri testimoni della vita che non si può fermare, dei diritti che vanno tutelati, della volontà e della capacità dell’uomo di adattarsi ai cambiamenti. Ecco la messa in streaming, la ricetta medica inviata tramite e-mail, la spesa consegnata a casa, ma anche l'attività didattica svolta a distanza, la lezione di fitness in streaming o il supporto psicoterapeutico in remoto, perché, citando Darwin, “Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti.”. Il progetto fotografico #iononpossorestareacasa vuole raccontare il coraggio di gente comune che a casa non può restare per permettere agli altri di restarci, ma vuole raccontare anche il cambiamento e la capacità dimostrata da parte dei tanti lavoratori di adattarsi agli stravolgimenti dovuti all’emergenza Covid-19, che spesso hanno dovuto apportare modifiche nelle modalità lavorative, tanto repentine quanto efficaci, continuando ad offrire servizi indispensabili rimanendo tra le mura dalle proprie case. Gli scatti sono realizzati interamente sul territorio del Comune di Caivano, dove vivo. Una scelta dettata sia dalla volontà di rispettare rigorosamente le normative per contenere la diffusione del virus, restando entro i confini della mia città, sia per raccontare lo spaccato di una realtà locale, che oggi appartiene ad ogni singolo Comune d'Italia, che mai come prima nella storia, si trova riunita a combattere un unico nemico. Mauro Pagnano