Le belle e la bestia- Las Patronas
Sono almeno 400.000 i migranti che da Honduras, El Salvador, Guatemala, cercano di attraversare il Messico per entrare negli Stati Uniti. Affrontano un cammino pericolosissimo nel paese dove i narcos hanno fatto dello sfruttamento dei migranti la terza fonte di reddito dopo il traffico di droga e armi. L’80% delle donne migranti che attraversano il Messico vengono violentate La maggior parte di loro cerca di arrivare negli Usa per scappare dalla violenza della mara, che nei loro paesi di origine ha raggiunto livelli da vera e propria occupazione militare. In Honduras, ad esempio, secondo uno studio dell’ONU, si commettono in media 20 omicidi al giorno. Numeri del genere si sentono solo in paesi in guerra. Arrivano in Messico senza documenti, con il terrore di essere rimandati indietro dove li aspetta solo la morte sicura e si trovano ad affrontare assalti di “ladrones”, rischi di sequestri di massa e sfruttamenti da parte dei narcos che possono utilizzarli per ii lavori sporchi dei cartelli o per chiedere il riscatto ai familiari che sono negli Usa. Per le donne migranti del centro America, poi, la situazione è particolarmente drammatica. Circa l’80% di esse subisce una violenza sessuale durante il cammino e in Messico le statistiche i casi di femminicidio non si fa fatica a contarli. Molti dei migranti scelgono di attraversare il Messico sui tetti o negli spazi tra un vagone e l’altro dei treni merci che percorrono tutto il paese. Affrontano giorni di viaggio senza cibo, sotto il sole rovente che rende incandescente il metallo del treno, col pericolo di essere assaltati da bande di rapinatori e da gruppi corrotti della polizia migratoria. Tantissimi sono i mutilati o le persone tranciate dalla bestia (così è conosciuto il treno dei migranti), basta un colpo di sonno. La fame, le condizioni climatiche uccidono quando non lo fanno i continui assalti. Molto spesso i contadini si ritrovano i corpi lungo i binari delle persone che non ce la fanno. Molti migranti, prima di affrontare il viaggio o nelle tappe intermedie hanno sentito parlare delle Las Patronas. Le patrone sono un gruppo di donne contadine di un piccolo villaggio di campagna nello stato di Veracruz (il territorio dei Los Zetas, uno dei più potenti e spietati cartelli narcos) che da venti anni si sono organizzate per cucinare e lanciare cibo e acqua ai migranti sul treno. Le contadine del piccolo pueblo di Almatan, nel 2013 sono state insignite del più importante premio del Messico: il premio XXI Premio Nacional de Derechos Humanos "Don Sergio Méndez Arceo”. Da quel momento sono cominciate ad arrivare donazioni da ogni parte del Messico. Volontari di varie università arrivano ad aiutarle e migliaia di migranti affamati si affacciano dal treno allungando le proprie mani verso le bottiglie e i sacchetti che le donne preparano con amore e dedizione da quasi venti anni. “Non ci siamo mai chiesti chi erano e perché stavano sul quel treno. Non siamo mai state esperte in attivismo o in diritti civili, siamo donne semplici e cattoliche. Ascoltavamo solo le loro grida: Comida, comida e abbiamo cominciato a fare l’unica cosa che si può fare in questi casi, gli abbiamo dato da mangiare e da bere e da allora lo facciamo tutti i giorni, col sole e con la pioggia ogni volta che passa el tren” . E’ quello che mi dice Norma Romero, la leader del gruppo. Ed è quello che disse al presidente Enrique Peña Nieto in occasione della premiazione, accusandolo, poi, di avere tante colpe insieme ai cugini statunitensi per le condizioni disumane in cui viaggiano i migranti. Come tutti gli attivisti che si occupano dei migranti in Messico, che scappano dalla mara del centroamerica e sono diventati la terza fonte di business per i narcos (dopo droga e armi) anche Norma e le altre rischiano la vita, ma continuano a cucinare, a lanciare la comida e ad emozionarsi con i volti di gioia dei migranti che salvano ogni giorno con un po’ di fagioli e qualche tacos.

El comedor
"El comedor" dove il gruppo di donne Las Patronas cucinano da circa 20 anni il cibo da lanciare ai migranti che passano sul treno merci chiamato "La Bestia". Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Lupe nel "comedor", dove le donne cucinano per se stesse e per migranti. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Guadalupe e Julia, con le casse piene di sacchetti con il cibo, in attesa del treno. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Due giovani donne del gruppo Las Patronas mentre attendono il passaggio del treno merci con il cibo da lanciare ai migranti. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

La bestia si ferma inaspettatamente vicino al villaggio di Guadalupe. I migranti scendono di corsa per recuperare il cibo dalle donne di Las Patronas. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

La bestia si ferma inaspettatamente vicino al villaggio di Amatlan nello stato di Veracruz dove vivono e operano le donne del gruppo las Patronas. I migranti scendono di corsa per recuperare il cibo dalle donne di Las Patronas e dai volontari. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Un gruppo di migranti in viaggio verso il confine con gli Usa sul pericolosissimo treno merci chiamato la bestia, con il cibo donato dalle Patronas. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Un migrante in viaggio verso il confine con gli Usa sul pericolosissimo treno merci chiamato la bestia, con il cibo donato dalle Patronas. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Migranti in viaggio sulla "bestia". Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Norma Romero, leader del gruppo. Con il suo pick up accompagna tutti i giorni qualche migrante a lavorare in campagna dove contadini si sono organizzati per dare lavoro ai migranti che vogliono proseguire il viaggio in modo più sicuro sugli autobus di linea. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Leonilla, 78 anni, è la più anziana del gruppo. "Non ci siamo mai chiesti chi fossero tutte queste persone che viaggiavano in quel modo. Sapevamo solo che erano persone che chiedevano cibo e da venti anni non ci siamo mai stancati di aiutarli". Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Leonilla, 78 anni, è la più anziana del gruppo. "Non ci siamo mai chiesti chi fossero tutte queste persone che viaggiavano in quel modo. Sapevamo solo che erano persone che chiedevano cibo e da venti anni non ci siamo mai stancati di aiutarli". Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Un gruppo di universitari volontari, ospitati dalle donne di Las Patronas, lanciano cibo ai migranti sul treno in corsa. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Un gruppo di universitari volontari, ospitati dalle donne di Las Patronas, lanciano cibo ai migranti sul treno in corsa. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

La bestia in arrivo nel villaggio di Amatlan, nello stato di Veracruz, dove vivono e operano le donne di Las Patronas che da venti anni aiutano migliaia di migranti nel loro difficile e pericoloso viaggio. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

In attesa del treno con i sacchetti del cibo da lanciare ai migranti. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Il lancio dei sacchetti con il cibo durante un passaggio notturno della bestia. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Il lancio dei sacchetti con il cibo durante un passaggio notturno della bestia. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Il lancio dei sacchetti con il cibo durante un passaggio notturno della bestia. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.

Il lancio dei sacchetti con il cibo durante un passaggio notturno della bestia. Il gruppo di donne di las Patronas da circa 20 anni cucinano e lanciano cibo ai migranti che attraversano il messico sulle lamiere del pericoloso treno merci che non a caso è chiamato La Bestia.

In attesa del treno con i sacchetti del cibo da lanciare ai migranti. Il gruppo di donne di las Patronas da circa 20 anni cucinano e lanciano cibo ai migranti che attraversano il messico sulle lamiere del pericoloso treno merci che non a caso è chiamato La Bestia

Lupe intenta a lanciare i sacchetti con il cibo ai migranti sul treno chiamato La Bestia. Il gruppo di donne di las Patronas da circa 20 anni cucinano e lanciano cibo ai migranti che attraversano il messico sulle lamiere del pericoloso treno merci che non a caso è chiamato La Bestia

Lupe intenta a lanciare i sacchetti con il cibo ai migranti sul treno chiamato La Bestia. Il gruppo di donne di las Patronas da circa 20 anni cucinano e lanciano cibo ai migranti che attraversano il messico sulle lamiere del pericoloso treno merci che non a caso è chiamato La Bestia

Lupe intenta a lanciare i sacchetti con il cibo ai migranti sul treno chiamato La Bestia. Il gruppo di donne di las Patronas da circa 20 anni cucinano e lanciano cibo ai migranti che attraversano il messico sulle lamiere del pericoloso treno merci che non a caso è chiamato La Bestia

Il gruppo di donne riunite nella casa rosa dove vivono e operano. Il gruppo di donne di las Patronas da circa 20 anni cucinano e lanciano cibo ai migranti che attraversano il messico sulle lamiere del pericoloso treno merci che non a caso è chiamato La Bestia

Un gruppo di migranti in viaggio verso il confine con gli Usa sul pericolosissimo treno merci chiamato la bestia, con il cibo donato dalle Patronas. Sono tantissimi i migranti del centro America che tentano di attraversare il pericoloso territorio messicano sul treno merci affrontando pericoli di ogni genere: rischiando di cadere e di morire o di essere mutilati per una distrazione, affrontando condizioni climatiche estreme e assalti continui da parte di ladroni o bande collegate ai cartelli della droga.